La responsabilità sociale d’impresa e i grandi marchi
Speriamo che effettivamente il problema delle emissioni inquinanti, per la Renault, si dimostri, come pare, un infortunio tecnico e non una frode. Sarebbe ben triste se un’altra azienda automobilistica premiata per la Corporate Social Responsability fosse finita in scia alla Volkswagen. Il caso dell’azienda tedesca è stato particolarmente scioccante perchè nel 2014 si era aggiudicata il Gold Medal Award for Sustainable Development e nel 2015 aveva ricevuto l’encomio per l’impegno ambientale dal Dow Jones Sustainibility Index. Ma la sua storia recente parla di presenza nella società anche al di là dell’impegno ambientale, se si pensa al modello di relazioni industriali e sindacali che essa ha rappresentato, grazie alla co-determinazione nella governance e ai contratti di solidarietà. Il suo bilancio sociale conta ben 156 pagine e alla luce dello scandalo il suo titolo induce quasi a un sorriso di tenerezza: “Come possiamo plasmare il mondo”. Purtroppo quando si tratta di grandi imprese, e in particolare di multinazionali o di imprese votate all’esportazione, il dubbio che la responsabilità sociale d’impresa sia uno specchietto per le allodole esiste sempre. Eppure non bisogna dimenticare che, ipocrite o meno che siano le condotte, molti benefici per la comunità risultano dimostrati e dimostrabili, e costituiscono la resa delle aziende al principio che sono i valori sociali a dettare le regole all’impresa e non i valori dell’impresa a dettare le regole alla società. Quali riflessioni suggerisce il caso Volkswagen? Fra le tante ne scegliamo due. La prima è che la responsabilità sociale richiese sempre più di essere provata inconfutabilmente, e su questo punto i bilanci sociali sono solo un tassello non autosufficiente (alcuni in Italia, ad esempio, sono vacui, e promozionali). Dunque l’azienda che si rivolge a un consulente nel campo della responsabilità sociale d’impresa non deve solo chiedere: quali impegni prendiamo? ma anche come facciamo a provare che li rispettiamo? La seconda riflessione è lo stupore per come diversi organi d’informazione hanno trattato lo scandalo Volkswagen come una crisi d’immagine. Ovviamente il problema non è quello. Il nostro reale interesse, dietro l’istintivo commento che brutta figura, non è come faranno a metterci una pezza? bensì: ma come la pensano, e come si comportano, veramente? La contraddizione tra la propria storia e le emissioni taroccate, alla Volkswagen costituisce una grave crisi d’identità, e su quel piano va affrontata.